Preghiera in famiglia - domenica 3 maggio




Preghiera per la famiglia proposta dall’ufficio liturgico della diocesi di Modena-Nonantola. I sussidi si possono scaricare qui.

Domenica 3 maggio
IV Domenica di Pasqua (A)
IV settimana del salterio

57° giornata di preghiera per le vocazioni

(Bianco)

Liturgia delle ore della domenica

At 2,14.36-41; Dal Salmo 22(23); 1Pt 2,20b-25; Gv 10,1-10

Il Vangelo di oggi ci propone l'immagine di Gesù come “porta”: porta di accesso al luogo, di luce infinita, dove il Padre ci attende da sempre. Nell’angolo della preghiera, che abbiamo predisposto con una immagine di Maria e con un fiore fresco (appena colto o disegnato, colorato e ritagliato dai bimbi di casa), preghiamo con lei, che nel rosario diciamo “porta del cielo”, col cuore pieno di gioia per questa eredità che ci attende.

Guida:
Diciamo le parole del salmo:

Tutti:
Come la cerva anela
ai corsi d’acqua,
così l’anima mia
anela a te, o Dio. 
L’anima mia
ha sete di Dio,
del Dio vivente:  
quando verrò
e vedrò il volto di Dio? 

Manda la tua luce
e la tua verità
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla
tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all’altare di Dio, 
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio. 

Guida:
Spirito santo di Dio, crea in noi quella disposizione all’ascolto della Parola di salvezza che ha fatto di Maria lo strumento meraviglioso della tua grazia.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (6,60-69)In quel tempo, Gesù disse: "In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".
Parola del Signore

Dal Commento ai Vangeli festivi - Anno A - di don Erio, vescovo: 
“Io sono la porta delle pecore”. Una porta serve per entrare e per uscire: Gesù Infatti dice che attraverso di lui il gregge “entrerà e uscirà e troverà pascolo”. La porta serve sia a custodire l'ovile e difenderlo dai lupi e dai briganti, sia a permettere l'uscita e il pascolo delle pecore. Anche la porta di casa svolge questo doppio servizio: da una parte custodisce la famiglia e la difende dai ladri e dai malintenzionati, dall'altra favorisce il contatto degli abitanti con la società e il mondo... 
“Io sono la porta”: ma che tipo di porta è Gesù? Coglierei tre significati di questa immagine. 
Prima di tutto Gesù è una porta che non si chiude mai né verso l'esterno né verso l'interno. 
È sempre aperta verso l'esterno, perché ciascuno è libero di aderire a lui e di prendere altre strade; nessun'altra dimensione della persona deve essere così libera come la scelta del credere; e quando purtroppo si è cercato di imporre la fede si è compiuta una operazione contraria al Vangelo. Ma questa porta che è Gesù è aperta anche verso l'interno: tutti possono accedere a lui. Molte persone, pur senza passare attraverso la chiesa, riconoscono in Gesù un punto di riferimento; o per qualche aspetto del suo messaggio o per un certo fascino della sua persona. Certo, il fatto che queste persone non aderiscano al cammino più completo, quello ecclesiale, pone un problema pastorale; però è bello constatare che Gesù è accessibile a tutti e che noi cristiani non ne abbiamo l'appalto. 
Gesù, in secondo luogo, è una porta a ingresso libero. Papa Francesco più volte si è chiesto se nella chiesa non abbiamo messo troppe “dogane pastorali”, rendendo difficile l'accesso a Gesù.... Dovremmo sicuramente domandarci quali sono le condizioni fondamentali per accedere al gregge di Gesù e quali sono invece le regole che abbiamo posto noi, complicando forse troppo la vita alla gente. 
Infine Gesù è una porta che serve non solo per entrare ma anche per uscire. 
Richiamando l'immagine della porta -in un contesto diverso da quello del Vangelo di oggi- il cardinal Bergoglio, pochi giorni prima della sua elezione, affermò nel concistoro dei cardinali: "Nell'Apocalisse Gesù dice che lui è alla porta e bussa. Ovviamente il testo si riferisce al fatto che lui colpisce la porta dal di fuori per entrare... Ma penso ai momenti in cui Gesù bussa dall'interno per lasciarlo uscire. La chiesa autoreferenziale pretende di tenere Cristo dentro di sé e non lo fa uscire". Gesù non va trattenuto per noi stessi, ma va portato al mondo, va comunicato e offerto a quelli che sono fuori dall'ovile. Gesù stesso, nel seguito del Vangelo appena ascoltato, dice: "e ho altre pecore che non provengono da questo recinto; anche quelle io devo guidare"...quasi per mettere in guardia i suoi discepoli dal ripiegarsi su loro stessi, dal pensare che Gesù “appartiene” in esclusiva a loro. 
Chiediamo al Signore che ci aiuti a testimoniare la gioia di fare parte del suo gregge e apprezzare tutto ciò che di buono, di vero e di bello vivono molti di coloro che non appartengono visibilmente ad esso, ma ricevono comunque dallo Spirito Santo tanti doni di grazia. Se sapremo spandere la gioia, e non la noia, di credere in lui, saranno anche molti di più quelli che entreranno volentieri nel suo gregge, attraverso la porta che è Gesù stesso. 
(Dal libro: “Con timore e gioia grande” Commento ai Vangeli festivi. Anno A. Ed Dehoniane Bo) 

In un momento di silenzio facciamo risuonare in noi la parola del vangelo.
Domandiamoci se e come siamo “porta”; siamo un luogo di conforto e di rassicurazione? Abbiamo un atteggiamento di apertura e di ascolto? Siamo capaci di uscire da noi stessi e di entrare nella vita di altri come compagni di viaggio?

Guida:
rispondiamo alle parole del vangelo con la preghiera:

Tutti:
Ascoltaci, o Signore!

Guida:
Signore, fa’ che ascoltiamo la tua voce e non ci lasciamo ingannare da voci che disorientano e che non parlano di vita, preghiamo. .

Signore, tu ci chiami per nome, perché ci conosci e ci ami per come siamo; aiutaci a chiamare per nome e ad amare ogni nostro fratello e ogni nostra sorella, preghiamo. .

Signore, fa’ che la porta della nostra casa sia sempre aperta per chi ha bisogno, preghiamo. .

Signore, ...  .

Tutti:
Padre Nostro…

Guida:
Dio onnipotente nell’amore, ci hai dato nel tuo Figlio un pastore grande, capace di guidarci al tuo luogo di luce, capace di proteggerci da ogni pericolo, capace di custodire e nutrire la nostra vita; rendi sicuri i nostri passi dietro di lui e benedici i nostri giorni. 

Guida:
Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito santo  

Tutti:
Amen! 

Guida:
Affidiamo a Maria quello che la Parola del Signore ci ha messo nel cuore 

Tutti:
Ave, Maria…