Preghiera per la famiglia proposta dall’ufficio liturgico della diocesi di Modena-Nonantola. I sussidi si possono scaricare qui.
DOMENICA 10 MAGGIO 2020
V Domenica di Pasqua
Nel nostro luogo della preghiera domestica prepariamo, ancora una volta, uno spazio dedicato, che racconti la festa di questa “grande domenica di pasqua”, che si prolunga ancora in questa quinta tappa. Disponiamo un crocifisso, un’immagine di Maria e un lume acceso.
La scorsa domenica il Vangelo ci ha presentato Gesù come la “porta” che permette di congiungere gli uomini al Padre: ora questa immagine viene rafforzata e arricchita, diventando la via che percorriamo, la verità che cerchiamo e la vita che ci dà la forza di camminare.
Tutti:
Gesù, via tra il Padre e noi, fa’ che a ogni nostro passo la nostra fede diventi più forte.
Gesù, via di santità, riempici del desiderio di non camminare mai soli.
Gesù, via per tutti noi, aiutaci a camminare al passo di chi ha bisogno di un amico.
Gesù, maestro di ogni giorno, insegnaci ad accogliere con tenerezza i bisogni degli altri.
Gesù, verità che illumina il mondo, rendici luce per chi cammina nelle tenebre.
Gesù, maestro dei piccoli, fai crescere in noi, ogni giorno, il desiderio di te.
Gesù, vita che non finisce, dona a tutti la speranza. Gesù, vita data per tutti, fa’ che la nostra presenza porti ovunque grazia e consolazione.
Gesù, vita piena, vivi in noi, perché noi viviamo in te.
Guida:
Spirito santo di Dio, rendi limpide le nostre menti, attente le nostre orecchie, aperti i nostri cuori perché sappiamo ascoltare la tua Parola con quella disponibilità che impariamo da Maria.
Tutti:
Amen!
+ Dal Vangelo secondo Giovanni (14, 1-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?
Le parole che io vi dico non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».
Parola del Signore
Guida:
Maria è per noi la Madre che ha saputo riconoscere nel suo Figlio il volto del Padre. Le affidiamo tutti i pensieri e le domande che il Vangelo ha suscitato nei nostri cuori.
Tutti:
Ave, Maria…
Guida:
Nel nome del Padre +, del Figlio, dello Spirito santo
Tutti:
Amen.
Dal Commento ai Vangeli festivi - Anno A - di don Erio, vescovo
Ciascuno di noi sa rispondere alla domanda: «Dove abiti?». Uno dirà «in via Garibaldi», un altro «in corso Mazzini» e così via. Una via di solito è intitolata a un personaggio importante... Non mancano poi strade dedicate a regioni... oppure a città, villaggi, piante, fiori animali. Si potrebbe continuare all’infinito. Non risulta però, fino a prova contraria, che in Italia esista una «via Gesù Cristo». Esistono vie con il nome di grandi personaggi del passato e del presente, con il nome di beati e di santi, ma non con il nome di Gesù. Perché? Perché lui non può essere identificato con una via… lui è «la» via. L’abbiamo sentito nel vangelo: Gesù sta per lasciare il gruppo degli apostoli e sta per tornare dal Padre; vuole tranquillizzare i discepoli e dice che non li lascia per sempre, ma che va a preparare un posto per tutti; e aggiunge: «Del luogo dove io vado, conoscete la via». È qui che Tommaso esclama: «Signore, non sappiamo dove vai: come possiamo conoscere la via?»... E Gesù sembra non rispondere a tono, perché non rivela il luogo, che i discepoli non conoscono, ma la via, che secondo lui conoscono già: «Io sono la via».
Sembra che per Gesù rivelare la via sia più importante che rivelare la meta. Sta dicendo ai discepoli che in fondo non devono preoccuparsi del traguardo, della strada, perché lui è sempre con loro. Non c’è da temere alcuna meta, se Gesù cammina con noi. Se avesse detto «io sono il traguardo», noi potremmo rispondergli: «Noi invece siamo in cammino, siamo pieni di difetti, e siamo lontani dalla meta; come possiamo fare a percorrere il sentiero della vita?». Ma dicendo subito di essere lui stesso «la via», ci fa capire che è sempre al nostro fianco, cammina con noi. Nessuno si deve sentire perduto e smarrito, perché nella vita esistono tanti percorsi – a volte più facili, altre volte più faticosi – ed è possibile anche sbagliare strada, uscire dal sentiero. Anche in questo caso Gesù è «la via». Non è lui che ha detto di essere venuto non per i sani ma per i malati (cf. Mc 2,17)?
Allora, come dice Gesù stesso, non dobbiamo temere: in qualunque punto siamo del sentiero della vita, Gesù è con noi, fossimo pure fermi, feriti, scoraggiati. Gesù è la strada per essere felici. Tutti abbiamo questa meta, ci diamo questo traguardo: essere felici. Ma ci vengono poste davanti tante strade false che promettono felicità: qualcuno pensa di essere felice se pensa solo a se stesso, qualcun altro se evita l’impegno e il sacrificio, oppure se si mette sempre al centro dell’attenzione, come se la vita fosse una strada sempre in discesa. Invece la vita è un percorso che richiede anche fatica e impegno. La buona notizia del vangelo di oggi è che il Signore non ci aspetta seduto alla meta, ma si mette al nostro fianco, cammina insieme a noi, prende il nostro ritmo e ci accompagna fino al traguardo, che è lui stesso.
La verità e la vita, infatti, si identificano con la sua stessa persona. Se lui non fosse anche la via, se lui fosse solo la meta finale, sarebbe davvero difficile arrivare alla verità e alla vita. Allora tutto dipenderebbe dalle nostre forze. Papa Francesco segnala in proposito due pericoli, che esprime con due eresie molto diffuse nella Chiesa antica: lo gnosticismo e il pelagianesimo. Semplificando, si può dire che gli gnostici cercavano la salvezza nella conoscenza della verità, riservata a pochi eletti, mentre i pelagiani pensavano di salvarsi attraverso lo sforzo morale, un’osservanza scrupolosa dei comandamenti. Non che l’intelligenza e la volontà siano inutili: sono anzi, indispensabili. Ma sono «risposte» all’amore di Dio, non sono mezzi di «conquista» di Dio. È lui che ci vuole conquistare, accostandosi a noi, camminando insieme a noi, percorrendo il sentiero della nostra via. Dio è meta e via, punto di arrivo e guida nel percorso. Non è secondo a nessuno nel cuore.
(da "Con timore e gioia grande", commento ai vangeli festivi. Anno A. E.Castellucci; EDB)
Guida:
Apriamo ora le porte della nostra preghiera perché vada oltre la nostra casa, fino ad arrivare nei posti più lontani. Rispondiamo insieme dicendo:
Tutti:
℞. Ascoltaci, Signore!
Per la Chiesa, perché sappia compiere quello che il Signore le ha insegnato: farsi compagna di strada di ogni uomo nel cammino della vita verso il Padre, preghiamo. ℞.
Per le nostre comunità perché sappiano accogliere, farsi vicine, ascoltare, accompagnare, tutti coloro che sono stanchi di camminare, preghiamo. ℞.
Signore, tu sei la via per andare al Padre e ai fratelli; tu sei la verità perché ci fai conoscere il Padre; tu sei la vita perché chi crede in te vive in eterno. Fa’ che non desideriamo altro che conoscerti sempre di più e fare esperienza di te, preghiamo. ℞.
Signore, donaci un cuore grande capace prenderci cura di chi ha bisogno, proprio come tu hai fatto e continui a fare con noi, preghiamo. ℞.
Signore, tu che sei andato a preparare un posto ai tuoi amici, accogli nella dimora del Padre, che è immensamente grande perché è immenso il suo amore, tutti i morti di questi giorni, preghiamo. ℞.
Signore, … ℞.
Tutti:
Padre Nostro…